IL RICHIAMO PER I MASCHI
Due righe doverose per la donna che ha in qualche modo rappresentato negli anni 60, gli anni della contestazione e della rivoluzione sessuale una specie di icona sia per i conformisti e i modaioli sia per i ribelli e i trasgressivi. E non è poco, credetemi.
A cominciare dal suo nome, un curioso quanto ammiccante gioco di parole: RICHIAMO PER I MASCHI.
Eh sì questo nascondeva: MALE APPEAL… M. APPEAL… EMMA PEEL.
Personaggio dai gusti impeccabili, sempre con l’abito giusto al momento giusto, sempre elegantissima, raffinata e maledettamente sexy nella sua distaccata inglesità.
Poi indossa tutine in pelle, con tacchi alti, fibbie e immediatamente l’immaginario fetish alla Irwin Klaw esplode irriverente e trasgressivo nella tv pubblica inglese. Ma non basta perché la Signora Peel (sì perché è sposata)ha anche sfoggiato un completino ancora più sexy e trasgressivo, con tanto di reggicalze nere, stivali in pelle, corsetto nero e… la ciliegina sulla torta, un collare con punte smaccatamente sadomaso.
Emma Peel ha rappresentato in un periodo molto particolare del secolo scorso, l’emancipazione femminile, senza rinunciare all’essere femminile. Probabilmente avrà creato dei notevoli scompensi alle femmniste dell’epoca. Odiarla o amarla?
Oh dimenticavo una cosa… sto naturalmente parlando di Emma Peel interpretata da Diana Rigg… non della signora Peel cui ha dato volto e corpo Uma Thurman. Non commenterò il film tratto dalla serie cult di Clemens. Anche io ho i miei limiti.